Come viene applicata nel progetto

Progettazione
La Permacultura utilizza una serie di principi e tecniche per progettare insediamenti umani sostenibili. Non si tratta di tecniche inventate ad hoc dai fondatori Mollison e Holmgren, ma di pratiche utilizzate da sempre dalle tribù e dai popoli di ogni epoca, o applicate nel tempo più recente da chiunque abbia provato a entrare in collaborazione in modo più sinergico col sistema Natura.

Chi progetta in permacultura è una sorta di tecnico che possiede una cassetta degli attrezzi con strumenti e tecniche varie da utilizzare con lo scopo di mettere in relazione più elementi in modo sinergico. Se aprite un qualsiasi libro di permacultura leggerete di orti e giardini biologici, architettura naturale, energia rinnovabile, gestione dell’acqua, società ecologiche, metodo del consenso e spiritualità: La funzione della progettazione è proprio quella di mettere in sinergia tutti questi aspetti e pratiche, in modo che tutto sia in correlazione, secondo le etiche e i principi fondamentali. Qui a L’Asino e la Luna la progettazione del luogo è stata seguita da diversi gruppi di amici e professionisti, che nel tempo, l’hanno integrata con le loro idee e le loro conoscenze, donando ricchezza al progetto. Attualmente i responsabili principali sono Manuela Bocchino, Danilo D’antoni e Denia Franco, affiancati e consigliati negli anni dai permacultori Lorenzo Costa, Valeria Galluzzi, Giuseppe Sannicandro, Marco Pianalto, Fabio Pinzi e molti altri.
CURA DELLA TERRA
Gestione dell’acqua
Appena compresa l’importanza dell’elemento acqua, ci siamo subito messi all’opera per progettare un sistema di gestione più funzionale ed efficace possibile.
Nel 2018 è partito l’ambizioso progetto di gestione dell’acqua che prevedeva swales, canali di diversione, stagni, impianti di irrigazione: Durante questi due anni è stato modificato più volte e tutt’ora è in corso di messa in opera. Ad oggi abbiamo realizzato un sistema di canali di diversione, 3 stagni, integrato da tubazioni sprinklers che usiamo per l’irrigazione, che attraversa tutto il terreno portando l’acqua dalla parte più alta alla parte più bassa del terreno. Questo progetto è un esempio di come è possibile ridurre al minimo lo spreco d’acqua di cui noi de L’Asino e la Luna andiamo orgogliosi.
Agroforesta

È un sistema di progettazione che tende a consociare colture agricole con alberi e arbusti e/o pascoli animali. Abituati ormai da tempo a vedere quasi esclusivamente coltivazioni in monocoltura, abbiamo dimenticato la vera natura del mondo vegetale. Per comprenderla basta fare una passeggiata in un bosco poco antropizzato e osservare quanta diversità e apparente disordine ci sono tra le piante. In realtà ogni cosa è al suo posto ed ha la sua funzione. Ogni pianta, animale, foglia, fungo, esiste e lavora in funzione di un sistema perfetto, in connessione e collaborazione con tutti gli elementi del bosco. Coltivando in monocoltura perdiamo tutti i vantaggi di un sistema così efficiente, andando poi noi a dover compensare le carenze con interventi manuali o meccanici, concimi e diserbanti. Un’agroforesta o una Food Forest quindi, è uno spazio riforestato che accoglie nel sistema diverse specie di alberi e arbusti (da frutto o da supporto), piante, erbe e ortaggi, a volte, integrati da pascoli controllati.

La food forest de L’Asino e la Luna è nata nell’autunno del 2018 in concomitanza della realizzazione dei canali di diversione legati alla gestione dell’acqua. È un progetto pensato e realizzato da Manuela con la collaborazione di Giuseppe Sannicandro e l’aiuto di soci, amici e partecipanti ai corsi dell’associazione. Anche questo è un progetto in evoluzione che viene ampliato e integrato ad ogni stagione con piante di specie e varietà diverse. Ad oggi l’agroforesta si sviluppa su una zona di circa 4000mq esposta a Sud/Est, su un terreno in pendenza attraversato da due canali di diversione. L’area era già popolata da una 90ina di piante di quercia e eucalipti e in seguito sono stati piantumate altre 250 piante (215 da frutto di varietà prevalentemente antiche e rare) consociate con ortaggi, aromatiche, lasciando libero sviluppo a spontanee di ogni tipo. Dopo solo 2 anni l’ambiente è completamente mutato, trasformandosi in un’oasi di biodiversità vegetale e animale. Le arnie di api al centro della food forest completano il ciclo. Questa appena descritta è la zona dove sono concentrate più piante da frutto, ma ovunque nel terreno, sono sparsi alberi e piante di ogni specie, varietà, spontanee e inserite da noi negli anni.

Orticoltura e metodi naturali di agricoltura
Quello degli orti è il progetto più recente de L’Asino e la Luna. Fin dall’inizio ci si è interessati a questa immensa branca della permacultura, ma non ci si era mai avventurati in un vero e proprio orto, a parte il piccolo orto sinergico vicino a casa o agli ortaggi presenti nella food forest. La progettazione (perché non facciamo quasi mai nulla senza prima progettare) è iniziata durante la fase 1 del lockdown causa Covid-19: non potendo svolgere le attività sociali e i corsi che in genere ci occupano dalla primavera all’autunno, ci siamo orientate più verso l’autosufficienza e il riconoscimento delle erbe spontanee, quindi un orto era indispensabile.
Avvalendoci delle esperienze passate e dopo esserci documentate a fondo sulle varie tecniche di agricoltura sinergia e naturale, abbiamo fatto partire i lavori di ristrutturazione del piccolo ma ricco orto davanti casa e quelli per la creazione da 0 di un orto di 500 mq sotto la food forest. Siamo partite dalla semina per imparare e seguire il processo di nascita e crescita di ogni piantina, sia in semenzaio che direttamente in terra. L’orto ha come scopi quelli di alimentarci, farci fare esperienza, creare maggiore biodiversità, movimento e bellezza, essere un altro esempio tecniche di permacultura. Quel che non riusciremo a consumare verrà trasformato o condiviso con altri.
CURA DELLE PERSONE
“Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso.” – Mahatma Gandhi –

La Permacultura come sistema di progettazione ci invita a osservare e a considerare anche l’essere umano come elemento di un più vasto e complesso sistema naturale. In tal senso possiamo avvalerci della permacultura per ri-progettare le nostre vite e quelle delle comunità che abitiamo, attraverso l’utilizzo di metodi e tecniche che prendono spunto dai sistemi naturali per applicarli sia in ambito personale che collettivo. A L’Asino e la luna si applica un sistema ecologico e sistemico che mette costantemente in relazione l’essere umano con gli altri esseri viventi e naturali dell’ambiente circostante; il progetto è ambizioso e non meno faticoso che ci porta costantemente a metterci in discussione come persone per raggiungere e condividere una maggior crescita evolutiva e un miglior benessere individuale e collettivo. Ci sentiamo costantemente in formazione e in cammino, anime in continuo cambiamento, dove la quotidianità, le relazioni umane, la natura, la pace e l’armonia sono sia nostri costanti obiettivi che strumenti di lavoro.
Attraverso l’accoglienza, l’accettazione, l’ascolto attivo e privo di giudizio, lasciamo ad ognuno la possibilità di aprirsi, fidarsi e affidarsi. Impariamo a comunicare apertamente e con tecniche di facilitazione e della comunicazione non violenta tendiamo ad organizzare ogni nostro incontro, sia le riunioni ristrette dello staff sia gli incontri collettivi o la gestione dei gruppi nei corsi.
Non conosciamo la ricetta per costruire un mondo migliore o per cambiare quello che esiste, ma crediamo fortemente che l’intelligenza collettiva e il contributo di ognuno di noi possa creare una modalità alternativa dove il benessere e il rispetto dell’individuo e della comunità siano costantemente al centro in stretta interrelazione con quello per la natura e Madre Terra, di cui l’uomo è parte integrante.